Delle città dove sono stato, Matera è quella che mi sorride di più, quella che vedo meglio ancora, attraverso un velo di poesia e di malinconia. (Giovanni Pascoli)
Nella nostra perenne corsa alla modernità, la riscoperta delle nostre tradizioni acquista un valore, sempre più inestimabile. La ricercata e riscoperta saggezza, diviene ora lusso a Matera, Capitale della Cultura 2019,
in un contesto artistico di maestosa bellezza, espressione del territorio permeato da millenni di storia e di cultura.
L’innovazione e la rivalorizzazione di questi luoghi, avvenuta negli ultimi anni, è riuscita ad attrarre turismo, arte e cultura, dando nuova vita alla Città dei Sassi e allo stesso territorio.

Paesaggi unici ed antiche costruzioni rupestri e grotte, abitate fin dal Paleolitico, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1993, si uniscono oggi all’eleganza e alla raffinatezza delle location Materane, in un connubio unico e ineguagliabile.
Nel 1999 alcune delle grotte del centro storico di Matera furono acquistate dall’imprenditore Materano, Nicola Ruscigno, con l’idea di aprire un Hotel che fu poi chiamato “La Casa di Lucio”. Qualche anno dopo, acquisì la proprietà del quartiere che circondava l’antico tribunale di Matera, per costruire un nuovo resort chiamato Sant’Angelo.
Nella spettacolarità del paesaggio dei Sassi di Matera, il Sant’Angelo Luxury Resort sorge su una delle più belle piazze nel cuore del centro storico, fra gli antichi rioni dei Sassi.
La nostra Margherita Chiara Immordino Tedesco ha incontrato Nicola Ruscigno, il visionario imprenditore :
Una delle location più glamour e più esclusive di Matera l’Hotel Sant’Angelo. Come è iniziata la sua avventura imprenditoriale?
E’ un’avventura iniziata 30 anni fa. Sono stato il primo visionario qui a Matera, ebbi l’idea di creare strutture ricettive e ristoranti, nell’ambito della Città dei Sassi. Sarebbe stato un peccato non valorizzare un area così ricca di storia e bellezza, dove poter inoltre far conoscere la nostra tradizione, la nostra cultura e la nostra antica civiltà contadina. Ci tenevo molto. Ricordo che aprii il primo albergo e il termine “Hotel” mi stava stretto, non descriveva quello che volevo trasmettere; il calore del focolare, l’ospitalità, le parti fondamentali della nostra cultura e del nostro modo di essere. Lo chiamai quindi “la casa di Lucio”.
Il Resort è poi nato come frutto dell’esperienza, dove l’eleganza ed il lusso gemmano l’anima di questi luoghi e la stessa struttura storica in cui il Resort sorge
Davvero meraviglioso, si respira un vero lusso, ma minimalista. Ricercato nei particolari.
Si, minimalista per risaltare l’antica struttura. Abbiamo persone dedicate per ognuna delle 23 camere, l’accoglienza e l’ospitalità sono in assoluto le nostre peculiarità e la nostra forza. Difatti, ogni nostro ospite che torna a trovarci, chiede di parlare direttamente con loro.
Non ci vogliono dei grandi tecnici, non ci vogliono dei grandi specialisti, ci vuole l’educazione, l’amore, la passione ed un grande senso di rispetto.
Lei stesso mi trasmette questo, una gentilezza ed una cortesia che traspare avere basi della tradizione lucana. Come coccolare ulteriormente gli ospiti?
Facciamo si che essi possano vivere in primis il territorio, ad esempio; una volta al mese predisponiamo delle feste di paese, dove invitiamo tanti nostri amici casali, fabbri, falegnami ed altri artigiani lucani. I nostri ospiti quindi vivranno appieno l’espressione della nostra più profonda tradizione.
Una tradizione artigiana e gastronomica che come made in Italy purtroppo, con l’avvento delle grandi multinazionali, rischia di scomparire.
E’ nato un marchio, con tal propostito,che abbiamo chiamato “Più Sud”. Con il quale, all’insegna del rispetto e della valorizzazione delle tradizioni regionali divenute di nicchia, ci occupiamo di dar forza e vita alle arti, gastronomiche e non, considerate di nicchia. Ci occupiamo di tutta la Fascia Mediterranea, compresa quindi l’Italia del Sud, coinvolgendo anche paesi Africani, come il Marocco, la cui Famiglia Reale è stata anche recentemente nostra ospite a Matera.
Presto presenteremo e renderemo pubblico tutto il progetto.
Matera è ora Capitale della Cultura. In un prossimo futuro, vede Matera come Capitale della Cultura Mediterranea?
Credo fermamente che Matera, sarà la nostra porta per il Mediterraneo. Noi ci siamo guadagnati il nostro spazio, il nostro piccolo spazio nel mondo devo dire che sono veramente felice.
Mi considero la mente filosofica del progetto, ma chi porterà avanti i progetti saranno i stessi ragazzi che formiamo nelle otto ore settimanali di formazione, con i grandi maestri del settore. Giovani neo laureati, preparati, svegli, che hanno bisogno solo di una piccola guida. Se vogliamo dare un futuro alla nostra terra è inutile prendere grandi professionisti fuori dal nostro territorio.

Dobbiamo trasmettere la saggezza ed il rispetto delle tradizioni ai nostri giovani. Apparentemente sembriamo un popolo ricco di crescita e di cultura, ma è falso. C’è pigrizia oggi da parte delle famiglie nel trasferire e trasmettere cultura, tradizione ed educazione al giorno d’oggi. A mio avviso esistono regole importanti nella famiglia come nel lavoro; come avere rispetto ed educazione verso i propri genitori e verso gli altri o anche il solo mangiare e pranzare insieme alla propria famiglia.
Anche gastronomicamente noi cerchiamo di valorizzare il prodotto di qualità portando nel nostro ristorante il “valore della settimana”, con l’intento di ravvivare così i valori di un tempo, portando in tavola i prodotti di stagione in base al giorno specifico.
Il lusso secondo la vostra visione è una ricerca della semplicità e della tradizione, come vivono i vostri ospiti stranieri, Giapponesi, Arabi, Statunitensi questa concettualità del lusso?
Abbiamo il piacere di ospitare grandi personalità della cultura, della politica, della finanza come dell’arte ed i complimenti che ne derivano ogni volta ci fanno capire che i nostri ospiti sono contenti e soddisfatti di quello che offriamo e del nostro prodotto. Sono felicissimi di partecipare alla vita di Matera, prima ancora che alla camera d’albergo. A tutti piace ricordare un po’ quelli che eravamo, conoscere la cultura e la tradizione intrinseca del luogo che visitano. Si tratta solo di non entrare a gamba tesa ma, offrire tutto ciò con educazione e semplicità come è nel nostro stile.
Ricordo un mio vecchio amico, già allora anziano, che quando iniziai mi disse: “non devi fare di più di quello che sei. Quello che sei è più che abbastanza. Non hai bisogno di nessun’altro, nessuno ha il tuo cuore e nessuno riuscirà a starti dietro” Ho fatto mio questo pensiero e credo fermamente che per avere successo, bisogni esprimere la propria individualità con passione in ciò che si vuole realizzare.

“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” scrisse Antoine de Saint-Exupéry. I suoi investimenti, come la sua programmazione strategica, possiamo dire che siano dettati in qualche modo dal cuore?
Si, dal cuore e dall’anima ed è quello che secondo me oggi, nella stragrande maggioranza dei casi purtroppo, manca.
Si parte sempre dal cuore, dalla passione.
Bisogna avere grande rispetto, chi entra nel mio albergo non è un mio cliente, ma un mio ospite.
Il costo quindi passa in secondo piano, perché è rapportato all’ampia gamma di risorse impegnate e al servizio che riusciamo a dare ai nostri stimati ospiti. Una garanzia.
Con questa visione il successo è garantito.
Mentre parliamo, ci troviamo in una grotta dell’Era Paleolitica dove nuove sofisticate tecnologie permettono una vivibilità superlativa, questo non si legge nella brochure del Restort. Un impianto di domotica, collegato a dei sensori, è in grado di riconoscere la presenza dell’essere umano acclimatizzando l’area appositamente; predisponendola inoltre per il rientro dell’ospite, qualora egli non fosse più nella stanza.
Ho deciso di investire in promozione, per creare dei gemellaggi a livello di territorio con il Sud Italia. Stiamo lavorando su di un percorso che va dalla Campania alla Basilicata, alla Puglia e proseguiremo con la Calabria e con la Sicilia. Trasferiamo i nostri ospiti, quando richiesto anche in elicottero verso e da, altre tre strutture alberghiere come: San Pietro di Positano, Matera e Savelletri. E’ un nostro nuovo servizio che si sta sempre più espandendo e non ci fermeremo di certo quì.
Un percorso di altissima qualità, è inutile negare che ha i suoi costi ma, è’ importante sottolineare che tutto viene reinvestito nel territorio tramite i nostri progetti.
C’è stato qualche tipo di aiuto da parte delle Istituzioni?
Nessuno. Nessun tipo di finanziamento pubblico.
Non è mia intenzione di far di tutta l’erba un fascio, ma sembra non riescano a percepire la crescita della città, non rendendosi conto neanche di dove siamo arrivati. Acquisiscono le notizie tramite giornali o tramite le pubblicazioni social che abbiamo, non sapendo assolutamente nulla della crescita imprenditoriale e turistica della città.
Matera è una città in cui le stesse famiglie materane hanno investito, con impegni familiari notevoli.
Il rischio è che con il tempo, si vada ad affievolire quel tipo di risposta che riceviamo oggi.
Le Istituzioni non possono trattare l’argomento a distanza, con freddezza ed ignoranza.
Vista l’ostraciosità delle istituzioni, sembrerebbe quasi che lo percepiscano come un fastidio, come a dire: “era così carina Matera quando c’erano i poveri”.
La povertà provoca dipendenza. Io spero con tutto il cuore che tutti i nostri progetti si realizzino nel più breve lasso di tempo possibile, in modo da poter realizzare i sogni delle famiglie e dei giovani Materani.
Recentemente mi è stato comunicata la nostra annessione in graduatoria per un progetto finanziato dalla regione. Visto che è impossibile un dialogo con suddette istituzioni, ho rifiutato visti i trascorsi.
Noi non dobbiamo intervenire sulla politica, ma sulle famiglie. Perché il vero messaggio lo deve dare la famiglia ai ragazzi. Se si riesce in questo intento riusciremo a migliorare anche lo stato politico e sociale. Fare turismo di una volta, in maniera fredda e distaccata, è ormai superato. A Matera io e altri bravissimi professionisti con passione, ci siamo sostituiti alle realtà presenti nel territorio sia nel settore alberghiero e turistico, come nel settore gastronomico ed artistico. Ci consideriamo i custodi della ricchezza del territorio e come ogni buon custode oltre a detenere le chiavi , rimaniamo attenti a tutto ciò che accade.