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Moltissimi i nomi autorevoli, tra cui la nostra “Mundi Live Fondazione Placido Immordino”, che hanno già sposato l’iniziativa, MedAgenda 2025, supportata oltre che dalla “Sintesi Business Network” e dalla Camera di Commercio italo greca di Salonicco, anche da eccellenti realtà portuali come: Thessaloniki Port Authority, Igoumentisa Port Authority SA, Patras Port Authority, ma anche la Hellenic Republic Region of Central Macedonia, l’Università del Pireo, l’Aristotele University of Thessaloniki, University of Macedonia, Hellenic Petroleum, Cisco, North Quality Service, Desfa, Tredit Spa, Olympia Elecrtonics, HPΩN.
Fin qui i partener ellenici, ma non solo a loro stanno a cuore le sorti e il pieno sviluppo del Mediterraneo, infatti ad unirsi alla schiera sono stati anche moltissimi partner stranieri: Enea, Leonardo, Confindustria, Port network Authority of the Central Tyrrhenian Sea (Napoli, Salerno, Castellammare), Cise, ISMAA, Regione Lazio, Regione Campania, Università La Sapienza, Università di Salerno, MSC, Fincantieri The Sea Ahead, Telespazio, Mitsubishi, Contship, NEC, Magaldi, AWZhls, Itan, Polomobilità sostenibile, OssMed, Gallozzi Shipping, Lumsa, Cosnav Engineering.
Ma vediamo di approfondire in cosa consiste questo progetto.
In un momento cruciale, in cui politiche lungimiranti di apertura e moderazione segnano il passo nell’evoluzione dello scenario economico, sociale e culturale del Mediterraneo, si inserisce il progetto “MED AGENDA 2025”, che si caratterizza come una enorme attività di cooperazione mirata allo sviluppo di una macroarea che include quella dei Balcani, il Mediterraneo Centro-Orientale, e il Medio Oriente.
Nella fase pilota i paesi coinvolti saranno Cipro, Grecia e Italia. Ma molti altri, tra cui Croazia e Romania hanno già manifestato interesse per l’iniziativa, supportata, tra l’altro, dagli Stati Uniti.
Sono molteplici i campi di azione di “MEDAGENDA2025”, declinati in una sorta di esperanto aggregativo, tra cui spiccano anche uno speciale Osservatorio, che, grazie alla presenza di esperti e accademici, potrà sviluppare un piano mirato per il potenziamento di specifiche e innovative infrastrutture strategiche e diversi progetti pilota tra cui spiccano il porto di Salonicco, il porto del futuro di Salerno, e il master mediterraneo in “Blue economy Innovation” con la partecipazione di sponsor industriali italiani, greci e ciprioti.
Quali sono i settori di interesse e gli approcci analitici per realizzare una piattaforma valida e che porti a risultati concreti?
L’attenzione è puntata in particolare sui porti e le infrastrutture portuali, i veicoli, la logistica e i più moderni sistemi di “smart harbor”, passando per quelle marittime onshore e offshore.
Tutto questo nella prospettiva di semplificare e migliorare l’esplorazione, lo sfruttamento e la produzione di risorse marine, compresi minerali e idrocarburi, alimenti e altri prodotti utili nel loro stato naturale o trasformato. L’obiettivo è anche quello di creare apparati navali per la produzione e la manutenzione di navi civili all’avanguardia, tra cui navi a pilotaggio remoto (perché non come i droni?), o automatiche, navi “verdi”, e dotate dei più sofisticati congegni di sicurezza applicabili grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale. Questa servirà anche nella costruzione di piattaforme intelligenti e di sistemi di controllo per il monitoraggio, la sicurezza, la protezione e la gestione delle crisi delle aree interessate e dei beni onshore e offshore.
Vista l’importanza dei temi trattati e delle implicazioni che una cooperazione di questa portata porterà a realizzare, MED2025 è sostenuta da partner multilivello e caldeggiata da una serie di sponsor autorevoli che spaziano dalle organizzazioni di categoria alla scienza senza tralasciare l’industria e finanza.
Spiccano anche istituzioni e università, la Banca Europea per gli investimenti, la Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca per il commercio e lo sviluppo del Mar Nero.
Tutto questo per dimostrare concretamente che con analisi, studio e investimenti si può arrivare davvero ad una svolta economica di rafforzamento di un’area in grande sviluppo e con enormi potenzialità, già in parte operative.
Il mercato è pronto per il salto di qualità del Mediterraneo, da dove passeranno scambi economici e culturali in un’ottica di ricerca costante e monitoraggio dei risultati. I partner di primo e secondo livello faranno la differenza in questo massiccio processo di cambiamento che porterà il Mediterraneo ad essere protagonista dello sviluppo economico e culturale attraverso una missione volta alla stabilità e alla sicurezza.
MedAgenda 2025, che ha come slogan “Il porto del futuro, la logistica del futuro, le navi del futuro” mira a sviluppare un modello di eccellenza e con esso tutte le attività correlate, che, come detto si svilupperanno in moltissimi ambiti importanti.
Le assi su cui il progetto si sta facendo strada sono in particolare l’educazione e la cultura specialistica, industria e tecnologia per arrivare al turismo, il food con la completa valorizzazione del patrimonio culturale Mediterraneo.
L’ambizioso programma si muoverà a 360° nei settori focali di spazio, aeronautica, robotica, telecomunicazioni, energie rinnovabili, shipping, logistica intermodale, mobilità sostenibile, chimica e ambiente. Ambiti cruciali per l’affermazione del Mediterraneo in un mercato globale di qualità che non è fatto solo di scambi ma di interconnesse attività che, contaminandosi tra loro, danno vita a scenari di sviluppo e cooperazione di ampio respiro.
Di Emanuela De Domenico