Alfabeto Astratto è una iniziativa in favore di tanti giovani artisti che oggi arricchiscono il pianeta dell’arte della modernità. La curatela è dell’Accademia Mundi Live che fa capo a Chiara Immordino, Presidente della Fondazione Mundi Live Placido Immordino. La Fondazione che è nata nel 2019 per volere di Chiara Margherita per renderete immortale la figura del padre, il Cavaliere Placido Immordino, è unica nel suo genere, perché riesce a mettere in contatto il mondo dell’intelligence, della diplomazia e dell’arte, avvalendosi della collaborazione dei più grandi professionisti del settore. Dopo una bella esperienza al servizio delle più prestigiose istituzioni italiane (Presidenza del Consiglio, Quirinale, Senato della Repubblica, Sede Apostolica e Università di Bologna) Chiara Margherita, ha voluto mettere a disposizione dell’arte e degli artisti, le sue capacità manageriali, la sua esperienza diretta e la sua sconfinata passione in favore della bellezza e delle opere che “migliorano il mondo”. Per l’appuntamento dell’Aquila, città di arte e cultura, capoluogo d’Abruzzo, la Immordino Tedeschi ha scelto come direttore artistico Miguel Gomez, (gia art Director della Bibart Biennale d’Arte Contemporanea di Bari e Direttore del Museo dei pigmenti del colore e Centro d’arte Santa Teresa dei Maschi di Bar, e come curatrice: Michela Barausse insieme all’Aquilana Maura de Meo, la Presidente dell’AIACM (Associazione Italiana per l’Arte e la Cultura del Mondo) che è una delle Associazioni più importanti del territorio.
“Alfabeto Astratto” ha già calcato palcoscenici di tutto riguardo, nelle città di Roma e di Bari, ma il suo viaggio è appena agli inizi; la mostra avrà altri appuntamenti di prestigio in tanti musei e posti di cultura in Italia e nel mondo. Mundi Live, per questo, ha affinato e definito ogni dettaglio: dalla comunicazione, all’allestimento, alla convegnistica alla realizzazione di un’ catalogo di pregio assoluto.
L’ esposizione unisce ed esplora tante diversità espressive che, oggi mostra l’arte della modernità. L’arte come germoglio e condivisione, incontro, confronto e arricchimento. L’offerta di Alfabeto Astratto, è una occasione concreta, che prova a segnare la via di una nuova storia, un percorso fecondo per tanti giovani e tanti talentuosi artisti, che frequentano o si affacciano per la prima volta nel mondo dell’Arte. L’idea è di non lasciare nessuno “in solitudine”, di mettere in “comunione “la creatività”, condividendone per primo l’umanità, il calore e la spiritualità dell’artista. Alfabeto Astratto ha già, come corredo culturale, un gruppo eterogeneo di artisti, ognuno con la sua visione, con la propria personalità, con la propria esplosione creativa. Insieme, per quello che solo apparentemente potrà sembrare un viaggio verso il kaos entropico delle diversità, ma che in realtà è un vero messaggio d’incontro, di dialogo, di civiltà e di pace; espresso attraverso “forse”, il più antico linguaggio dell’umanità, che è fatto di segni e di colore. Oggi è di straordinaria attualità il chiedersi: cos’è l’arte? Un quadro del cinquecento, una scultura tribale, un’incisione rupestre, lo scarabocchio di un bambino, un foglio bianco muto, una performance assordante, una tela capovolta, una banana incollata su un muro? Tutto è arte? È un dilemma difficile da risolvere – ma forse, concedendo buone occasioni – al di là del lucro e dell’estemporaneità – si propizia davvero il confronto fra i creativi e, si sollecitano opere che esprimono concetti, stati d’animo, emozioni; attraverso segni, simboli, materie e cromatismi di questa nostra epoca. Tutto affinché l’Arte continui ad esercitare quell’attrazione unica e avvolgente che, è in grado di lenire l’inquietudine e il dolore dell’umanità.
L’opera d’arte – secondo Mundi Live – acquisisce senso e valore se messa in relazione all’umanità dell’artista che la crea, un’opera che – subito dopo – spinge a “pensare” colui che la guarda, Arte che va incontro all’uomo, che libera la sua anima e che respira con il respiro dell’altro. Per questo osiamo dire che “Alfabeto Astratto” non è solo una mostra, di modo che, non ha un inizio e non ha una fine, ma si fà ponte idilliaco, per ogni “libero pensiero, di libertà in libertà”, di armonia in armonia, di civiltà, di concordia, di bellezza e di vita in comune.
A partire dalle ore 18 di venerdì 8 sino al 20 novembre 2024 presso “L’Emiciclo della Regione Abruzzo) saranno visibili le opere di: Anja Kunze, Miguel Gomez, Carmen Toscano, Dino Ventura, Giuseppe Roma, Domenico Morolla, Giuseppe Toscano, Nilde Mastrosimone de Troyli, Giuseppe Ruscigno, Giuseppe Bertolino, Graziella Giunchedi, Simona Bonini, Tiziana Stocco, Iryna Ostapyuk, Anna Seccia, Matteo Ferretti, Claudia Bisson, Ivano D’Annibale, Stroux, Marco Bettocchi, Angelo Tasini, Emanuel Fortunati, Oriana Papais, Saverio Barone, Leonardo Votlea Sebastiani, Ringo of Dakar, Anna Diop. Ampi gli orari per le visite la sede per consuetudine è aperta sia nelle ore antimeridiane che pomeridiane. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti Autorità Locali, artisti, editori e fotografi. Presenteranno l’Evento Chiara Margherita Immordino Tedeschi e Maura De Meo, ospite d’onore della serata Rosario Sprovieri, alla presenza del direttore artistico Miguel Gomez e della curatrice Michela Barausse.
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